Barbera contro Primitivo

Ecco una bella sfida fra due vigneti ad errore considerati di minor pregio, sono diametralmente opposti sia per locazione che per caratteristiche uno del nord d'italia con una grande acidità e freschezza l'altro del sud d'italia precisamente in puglia con una grande potenza alcolica. 

Lista vini della serata in ordine di degustazione

  1. 17 Primitivo 2011 Polvanera (Gioia del Colle)
  2. Sentieri 2015 Vigneti Massa (Colli Tortonesi)
  3. Vignalunga 1998 Boveri (Colli Tortonesi)
  4. Cà di Pian 2011 La Spinetta (Barbera d'Asti)
  5. Monleale 2001 Vigneti Massa (Colli Tortonesi)
  6. Bricco dell'Uccellone 2013 Braida (Barbera d'Asti)
  7. Vignalunga 2012 Boveri (Colli Tortonesi)
  8. Velius 2006 Podere Pradarolo di A. Carretti (Parma)
  9. Il Maestro 2013 Az. Agricola Stella Giuseppe (Monferrato)
  10. Etoile du Raisin Cascina degli Ulivi di S. Bellotti (Gavi)
  11. Fatalone 2014 Fatalone (Gioia del Colle)
  12. Sessantanni 2013 San Marzano (Primitivo di Manduria) 

La degustazione all'unanimità ha acclamato vincitore la Barbera per una più grande piacevolezza di bevuta ora non vi stò a raccontare ogni singolo vino ma i due vincitori per tipologia con qualche mia riflessione.

Monleale 2001: Chi la detto che il Barbera è un vino che và bevuto giovane perchè non resiste al tempo? Tutto falso.... Walter Massa con la sua creazione ci ha stupito per longevità e piacevolezza un vino caldo complesso con la sua frutta macerata e l'acidità e sapidità ancora viva d'altronde il territorio dei Colli Tortonesi ci ha già dimostrato in passato che non ha nulla da invidiare alla più quotata Langa o Monferrato. Anche Boveri si è difeso bene con il suo 98. Il Bricco dell'Uccellone padre della Barbera d'autore si è dimostrata ancora troppo giovane ma con potenzialità. Un pensiero anche sulle Barbera naturale o biodinamica, beh...! qui sono un pò cattivo ma per me dovrebbero andare un pò a scuola..... da Walter Massa 

17 Primitivo 2011 Polvanera: Al naso all'inizio è un pò ferroso mai poi aprendosi emana frutti rossi ed erbe aromatiche al palato è avvolgente minerale e balsamico e sopporta 16,5 gradi di alcolicità senza essere invasivo un gran bel vino. Purtroppo gli altri Primitivi sono stati fatti per il mercato americano dove adorano il legno che mischiato all'alcolicità del vino la fanno risultare una bevuta molto pesante e purtroppo questa cosa l'avevo già riscontrata in una precedente degustazione però devo aggiungere una nota di dovere per ES di Fino

(mancava nella sfida ma che ho avuto la fortuna di berlo in altra sede) l'unico grande Primitivo assieme al Polvanera 

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